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La bottega dei traduttori

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La bottega dei traduttori a Più libri più liberi

Dal 7 al 9 dicembre, alcune socie de La bottega dei traduttori hanno allestito un piccolo stand nel Business Center di Più libri più liberi, Fiera della piccola e media editoria svoltasi all’interno del Centro congressi La Nuvola di Roma.

Ma cosa ci faceva La bottega dei traduttori all’interno della Fiera della piccola e media editoria?

Innanzitutto, bisogna premettere che La bottega dei Traduttori è un’associazione no profit che mette i suoi strumenti e il suo sapere a disposizione sia dell’editore che del traduttore, esperto o esordiente che sia.

Nel caso della fiera, abbiamo avuto occasione di farci conoscere a un vasto pubblico di professionisti e aspiranti tali che si sono lasciati incuriosire dalle nostre attività. Particolarmente fruttuosa è stata la presentazione dei libri Piccola guida tascabile alla gastronomia non convenzionale in letteratura e Abissi, pubblicati in collaborazione con ABEditore.

E voi socie che cosa avete fatto in fiera?

Noi siamo Selenia, Francesca e Sara e, insieme alle nostre colleghe Lorena e Martina, ci siamo offerte di sostenere La bottega nella gestione di questi tre faticosi giorni di fiera, tra un caffè e un biscottino.

Per noi è stato un vero piacere accogliere i tanti che passavano per il nostro stand “piccolo ma sincero” per conoscere la nostra realtà. Abbiamo raccontato loro delle attività de La bottega dei traduttori: dai laboratori di traduzione con annessa pubblicazione allo yoga per traduttori passando per il Cinebook club e le occasioni di networking.

Qual è la vostra esperienza con La bottega dei traduttori?

Selenia: Ero alla ricerca di progetti che mi permettessero di mettere in pratica la mia formazione universitaria e passione per la lingua portoghese e, fortunatamente, mi sono imbattuta, per puro caso, ne La bottega dei traduttori.

Prima di diventare socia effettiva, ho partecipato a “Una rete di incontri”, dove ho avuto la possibilità di avere chiare nozioni su vari argomenti utili al lavoro del traduttore, oltre che fare belle chiacchierate. Non ho esitato molto ad associarmi perché, immediatamente, si è creata una certa fiducia nei confronti dei “mastri” di Bottega. Hanno trasmesso e, tuttora, trasmettono con semplicità e dedizione, la loro passione nel voler creare una squadra unita, volta a condividere conoscenze, idee e dubbi.

La grande varietà di proposte firmate La bottega dei traduttori mi ha dato la possibilità di costruire una mia personale “cassetta degli attrezzi”, utile a perseguire il lavoro dei miei sogni e poterlo fare al meglio. Nello specifico, il Laboratorio di traduzione dal portoghese con pubblicazione finale è stata l’esperienza che in assoluto mi ha dato una grande spinta, sia formativa che motivazionale, per proseguire il mio percorso sapendo di avere molti alleati, colleghi e amici che mi sostengono. Che dire se non “grazie Bottega“!

Sara: Sono anni ormai che seguo La bottega e mi informo sui corsi che tengono, ma è stato soltanto qualche mese fa che mi sono convinta che sì, era arrivata l’ora di buttarsi. Così mi sono associata e un paio di giorni dopo ero già a Napoli per il Napoli meets La bottega, catapultata in un mondo magico, fatto di traduttori che riescono a sostenersi l’un l’altro (giuro, l’ho visto davvero), in un’atmosfera di amicizia e mutuo soccorso che è proprio ciò che, insieme a tutte le sue piccole iniziative per creare della bellezza in giro per il mondo, come il Secret Santa o i gruppi di lettura, mi ha fatta innamorare de La bottega. Non ho ancora avuto modo di frequentare dei corsi, ma non mi lascerò scappare quelli futuri, dal laboratorio di traduzione editoriale dall’inglese ai seminari sul saper leggere un contratto editoriale.

Francesca: Tempo fa, spinta dalla voglia di fare nuove conoscenze e di confrontarmi con professionisti del settore, ho partecipato a “Una Rete di incontri”, un’iniziativa di networking online per traduttori targata Bottega. È stato amore a prima vista. Condivisione, passione, accoglienza e disponibilità: sono stati questi i valori a farmi capire fin da subito di voler continuare a seguire le iniziative de La bottega. Da quando poi è diventata associazione, le attività non sono certo mancate! Personalmente, non potrei più fare a meno dei Cinebook Club per traduttori di Antonia, ricchi di curiosità e preparati con cura. I corsi di formazione sono stati altrettanto interessanti: fiscalità, primi passi nel mondo della traduzione e buoni consigli, una combinazione molto utile per affrontare la giungla del freelancing. Tra i buoni propositi dell’anno nuovo metterò senza dubbio la partecipazione ai bandi di traduzione riservati ai soci, l’occasione perfetta per misurarmi con la traduzione editoriale e per imparare a fare scouting.

Che cosa vi siete portate a casa, materialmente e umanamente, dalla fiera?

Selenia: Primo su tutto non dimenticherò mai l’intenso odore di libri!

Ovviamente non ho potuto resistere alla meravigliosa tovaglietta de La bottega e, per non farmi mancare nulla, mi sono accaparrata anche la penna!

Umanamente parlando, porto ancora con me l’emozione di  quando da lontano ho visto per la prima volta in assoluto Rosangela e Lorena con le quali, dopo cinque minuti, sembrava di conoscerci da una vita, accomunate dagli stessi simpatici esaurimenti!

Grande colpo al cuore è stato vedere materializzarsi nelle mie mani il libro Le isole sconosciute (TUGA edizioni), tradotto insieme ad altri colleghi con i quali ho collaborato durante il laboratorio di traduzione dal portoghese. Non potevo non prenderne più di una copia.

Ho partecipato alla fiera solo un giorno, ma è stata un’esperienza intensa all’insegna della condivisione, curiosità e felicità di incontrarsi di persona.

Sara: Materialmente, più libri di quanti la mia carta di credito e la libreria mi avrebbero concesso, ma scorrazzare tra gli stand è stata un’emozione impagabile. Ho recuperato libri che cercavo da parecchio, fatto regalini di Natale e mi sono anche lasciata conquistare da copertine particolarmente belle (i miei occhi sono ancora sullo stand di ABEditore) e librai particolarmente appassionati, che sarebbero stati capaci di convincermi a vendere l’auto pur di comprare proprio quel libro con quella trama particolarissima di quell’autore semisconosciuto. Detto ciò, l’unica cosa che mi viene da dire ripensando alla fiera è: che bellezza! Le persone conosciute in fiera mi rimarranno sempre nel cuore: le ragazze con cui ho condiviso l’esperienza, gli editori, i soci che passavano per un saluto, gli interessati che venivano a fare domande… ma una menzione d’onore spetta a loro: Rosangela e Lorena, che per tre giorni hanno corso in lungo e in largo per far crescere La bottega, ma senza mai rinunciare a un sorriso, un caffè o una risata.

Francesca: La mia libreria ha accolto l’imperdibile Abissi, di ABEditore, con la sua copertina evocativa e tenebrosa, una meraviglia per gli occhi insieme alla shopper abbinata! E poi non potevo lasciarmi scappare il merchandising della stessa Bottega, taccuino e penna, che porto sempre con me nella borsa.

L’emozione più grande è stata senza dubbio vedere Rosangela e Lorena per la prima volta, accoglienti, genuine e simpaticissime. Vedere in prima persona l’entusiasmo e l’impegno che circonda la Bottega dà una vera spinta ad uscire dalla comfort zone, è una scarica di energia. E poi, parlare della mia esperienza agli aspiranti soci e agli interessati è stato un vero piacere. Naturalmente le chiacchiere, le risate e i caffè non sono mancati e hanno reso la mia partecipazione alla fiera un’esperienza da ripetere senza indugio!

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