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Una rete di incontri: diario di bordo, giorno 1

Nell’epoca in cui abbiamo dovuto tutti adattarci al 2.0 e Zoom è diventato un amico fedele, anche noi de La Bottega dei traduttori abbiamo provato a uscire fuori dalla nostra comfort zone, con l’intenzione di cercare di ritrovare quel che ci manca di più: il networking.

Una rete di incontri – Occasioni di Networking” è l’iniziativa iniziata il 30 Gennaio e di cui possiamo ritenerci più che fiere.

Il pilotaggio di Giuseppina De Vita ha dato lo spunto per avviare l’incontro e dividersi in piccoli comitati di discussione. Questa pandemia ci ha fatto scoprire che il networking online è comunque uno strumento importante di aggregazione e conoscenza e che, nonostante tutto, il traduttore resta un animale sociale. Questo ha fatto scoprire a tutti noi dei nuovi canali di networking per dar sfogo a questo bisogno.

Durante le discussioni abbiamo potuto riflettere sugli errori che facciamo nel creare la nostra rete, dimenticando spesso che quest’ultima va alimentata e che bisogna tener vivi i contatti. La nostra rete, del resto, non va unicamente vista come uno strumento per trovare lavoro (forse l’ultima finalità che dovrebbe essere attribuita al networking) ma andrebbe piuttosto considerata come una preziosa risorsa tramite cui godere del supporto tecnico, morale e professionale di decine di professionisti come noi.

Nonostante tutto, ciò che si è evinto è che il networking offline resta la rete più potente che esista. I corsi di formazione e il posto di lavoro consentono, alla maggior parte di noi, di costruire una rete relazionale più forte. Ed è a partire da questa considerazione che il secondo pilota è entrato in gioco: Lorena Lombardi ci ha catapultati nella nostalgia dei luoghi fisici del networking. Difficile farne una lista esaustiva e impossibile riportarla qui, vista la sua lunghezza. Tra le tante occasioni abbiamo voluto ricordare “Libri in Baia”, fiera dell’editoria a cui abbiamo partecipato come collettivo, per diverse edizioni.

Le discussioni sono poi continuate in stanze più piccole, in modo da facilitare la creazione di nuove relazioni in un contesto più ristretto e facilmente gestibile. Questo è stato possibile anche grazie all’intervento di altri membri del collettivo, che hanno moderato le discussioni: Rosangela Amato, Oriana Esposto, Antonia Mattiello, Margaret Petrarca, Federica Bruniera, Veronica Martellozzo e me medesima, Rosaria Russomanno.

Non vediamo l’ora di poter rivedere nuovamente tutti all’incontro di febbraio e, nell’attesa di poterci ritrovare fisicamente davanti a un bel bicchiere di vino e caldi sorrisi, ringraziamo vivamente tutti i partecipanti per questa preziosa occasione di scambio e di chiacchiere.

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