Curiosità: quattro sillabe, un proverbio
[vc_row][vc_column][vc_column_text]In un precedente episodio di questa rubrica abbiamo visto insieme come la lingua giapponese abbia un vasto repertorio di proverbi e detti popolari, a cominciare dai kotowaza. Una seconda categoria ancora più caratteristica (e difficile da tradurre) è quella delle cosiddette espressioni a quattro caratteri, 四字熟語, dette yojijukugo in giapponese. I caratteri di cui parliamo sono i kanji, o sinogrammi, parole monosillabiche di origine cinese, adottate come base della scrittura giapponese a partire dal I secolo d.C. Le yojijukugo sono dunque espressioni che in quattro caratteri, ognuno dei quali corrisponde a una parola, esprimono una massima o una perla di saggezza popolare, ma anche immagini o concetti astratti. Sono anche uno dei soggetti preferiti per le opere di calligrafia tradizionale.
L’oroscopo dei traduttori: tra stelle e parole (luglio e agosto 2025)
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tra riletture e consegne, anche l’estate ha qualcosa da raccontare e parla a chiare lettere: luglio porta chiarezza e risveglia nuove domande mentre agosto invita a fare spazio - non solo in agenda - e ad ascoltare ciò che si muove dentro di noi. Non serve sempre "fare di più", anche perché l’estate è anche un momento di svago ed evasione, oltre che, si sa, il troppo stroppia. Bisogna cominciare a preparare il cambiamento che inizi da un dettaglio, una parola o da un silenzio ben scelto. Ecco cosa suggeriscono le stelle a chi vive (e lavora) tra le lingue.
Lusofoniamo: il mare di Jorge Amado
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sin dagli albori della letteratura, il mare non è solo un semplice sfondo narrativo, ma si fa simbolo e metafora. Le acque salmastre hanno ispirato e continuano a ispirare vari scrittori, raccontando l’infinito, la fuga e il ritorno. Il mare è un elemento imprevedibile, sempre in movimento, che incarna bellezza e oscurità dai suoi profondi abissi. In questa lunga tradizione, l’autore brasiliano Jorge Amado occupa un posto d’onore. Per lui il mare è una presenza concreta e pulsante che definisce l’identità di un popolo, più specificatamente quello di Bahia, la sua terra di origine.
Salone internazionale del Libro di Torino 2025: un’occasione irrinunciabile!
[vc_row][vc_column][vc_column_text]231.000 persone, ospiti da tutto il mondo, 1225 case editrici, oltre 2.000 eventi al Lingotto Fiere di Torino (e altri 500 disseminati sul territorio cittadino), avremmo mai potuto mancare?
Ѐ il terzo anno consecutivo che La bottega dei traduttori posiziona il suo piccolo stand al Salone Internazionale del Libro di Torino, ergendosi a testa alta tra i giganti dell’editoria per lanciare la sua rete di salvataggio per traduttori e traduttrici con o senza esperienza, più o meno dispersə tra le acque impervie del panorama editoriale italiano.
Una rete fatta di collaborazioni, opportunità, laboratori e sostegno reciproco
La bottega dei traduttori è una realtà sempre in fermento e il Salottino dello stand ne è testimone. Le attività presentate quest’anno sono state molteplici, dai corsi in partenza alle pubblicazioni di traduzioni e racconti di varie tematiche, fino alle collaborazioni con le case editrici (ABEditore, AltreVoci Edizioni, Il Gatto Verde Edizioni, CSA Editrice), che rappresentano da sempre un’opportunità importante per ə socə di mettersi alla prova come professionistə.L’esperienza al Salone del Libro di Torino quest’anno è stata una grande opportunità per approfondire il vasto panorama editoriale italiano, di cui noi traduttori siamo costantemente curiosi e vogliosi di saperne di più! Il ritmo frenetico delle persone in giro per gli stand, il brusio di sottofondo, le pagine sfogliate, le domande, le presentazioni e la voglia di conoscerci hanno costituito la parte centrale della fiera, con particolare enfasi sulla bellezza di guardarci finalmente negli occhi e scambiare quattro chiacchiere in modo diretto e informale. Un’occasione irrinunciabile per La Bottega dei Traduttori, che si è confermata scrigno di tesori inestimabili quali scambio di battute, aiuto reciproco tra colleghe e colleghi linguisti e…tanti sorrisi! - Flavia Piepoli
Curiosità: Nakamura Masanao, tra traduzione ed educazione
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nakamura Masanao (中村 正直), noto anche con lo pseudonimo Nakamura Keiu (中村 敬宇), è stato un pedagogo e traduttore giapponese, una delle menti più illuminate dell’era Meiji (1868-1912), durante cui ebbe fine il feudalesimo isolazionista durato oltre due secoli e si aprirono le porte a un radicale processo di modernizzazione politica, sociale, economica e tecnologica.
L’oroscopo dei traduttori: tra stelle e parole (giugno 2025)
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Giugno è un mese di transizione, dove le parole si intrecciano con le emozioni e i significati si moltiplicano. Le costellazioni si allineano non solo sui cieli, ma anche tra le righe: ogni astro suggerisce un nuovo ritmo, una diversa sintassi. Con Giove che entra in Cancro il 9 giugno, l’energia si sposta verso la casa, le radici e le emozioni profonde. Un periodo ideale per i traduttori e le traduttrici per esplorare testi che parlano dritti al cuore e per riscoprire la bellezza delle lingue che traducono.
Lusofoniamo: le festas juninas
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tra danze scatenate, cieli costellati di bandierine e lanterne colorate, a giugno in Brasile si aprono le festas juninas. Non sono solo una celebrazione folcloristica, ma un vero e proprio palcoscenico dove i racconti popolari si riversano nelle piazze al ritmo cadenzato della quadrilha tra il crepitio dei falò, il suono della sanfona e la voce dei narratori. È il mese in cui l’oralità si fa poesia e la poesia scende in piazza. Gli storici sottolineano che le origini della Festa Junina sono direttamente collegate alle feste pagane europee e asiatiche che si tenevano per il solstizio d'estate, quando la primavera diventava estate, per allontanare gli spiriti maligni e le pestilenze che avrebbero influenzato il raccolto. Tali celebrazioni iniziarono a cristianizzarsi dal momento in cui si consolidò il Cristianesimo nel continente e, per facilitare la conversione, le feste furono inserite nel calendario cattolico. Vennero difatti istituite le commemorazioni di importanti figure del cattolicesimo, proprio nel momento del passaggio all'estate, tra cui Sant'Antonio (il 13 giugno), San Giovanni (il 24) e San Pietro (il 29).
L’oroscopo dei traduttori: tra stelle e parole (maggio 2025)
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le giornate si allungano, i fiori sbocciano e gli astri si rimboccano le maniche o magari approfittano dei primi caldi per dare spazio a nuove brillanti idee. Che tu sia un Ariete scattante o un Pesci sognante, le stelle hanno preparato per te un’agenda piena di spunti, energia e, perché no, qualche sfida. Pronti a scoprire cosa vi riserva il cielo?
Lusofoniamo: Mário de Andrade e o Primeiro de Maio.
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il primo di maggio non è una semplice data nel calendario segnata di rosso, non è una ricorrenza celebrata solo in Italia, è il giorno che ricorda la conquista dei diritti dei lavoratori anche in Brasile e in molti altri paesi. C’è un autore in particolare che racconta la storia delle lotte operaie brasiliane con un intento sì letterario e celebrativo, ma anche di protesta: Mário de Andrade in Primeiro de Maio.
Curiosità: le zampe dei serpenti. Come si traducono i proverbi giapponesi?
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come abbiamo visto in altre puntate di questa rubrica, ogni lingua e cultura ha il suo repertorio di proverbi, modi di dire e frasi fatte, che puntano a descrivere in modo semplice una realtà complessa, riassumendo in brevi espressioni secoli di saggezza popolare, riferimenti letterari e religiosi. La cultura giapponese, che può contare su un sistema di scrittura parzialmente ideogrammatico e interi filoni letterari fondati sulle citazioni, offre da questo punto di vista diversi esempi interessanti. In questi episodi ne scopriremo alcuni, seguendo il filo conduttore che ci ha accompagnato finora, ovvero il serpente, a cui è dedicato l’anno lunare in corso.