Una rete di incontri: Sup-Portfolio
Nel corso delle edizioni di “Una Rete di Incontri,” abbiamo esplorato diversi argomenti. Lo scopo è sempre stato quello di chiacchierare per condividere idee e punti di vista con persone che vivono una solitudine professionale simile alla nostra.
Un grande cruccio, emerso più volte nei vari incontri, è stato il portfolio. Lontane dall’idea di poter distillare pillole salvavita di conoscenza, abbiamo deciso di affrontare l’argomento in modo collaborativo.
Per noi, in primis, è stato difficile capire quale fosse la miglior struttura di presentazione, e ci siamo dette che avremmo potuto costruire delle linee guida grazie alla forza della rete che ci sostiene partecipando a questi eventi di networking online.
Ci siamo quindi armate del nostro sorriso e del nostro caro amico Canva per immaginare insieme la concezione di un portfolio.
La prima cosa che abbiamo voluto prendere in considerazione è il target e la finalità del portfolio. È fondamentale capire con chi vogliamo condividerlo per poter definire il contenuto adeguato. In alcuni casi, il portfolio tende anche a sostituire il curriculum, che è ormai richiesto in forma essenziale e riassuntiva. Ma cosa fare quando abbiamo un profilo atipico e vogliamo farlo conoscere? Spesso, in una pagina di curriculum vitae, si tende a mettere parole chiave e titoli di progetti, senza lasciare spazio a percorsi alternativi e interessi arricchenti.
Nel nostro portfolio, abbiamo creato una pagina introduttiva su di noi, in cui abbiamo aggiunto competenze, esperienze e ambiti di specializzazione, ma anche interessi che possono farci notare e risaltare agli occhi di potenziali clienti o collaboratori. In qualche modo, il portfolio deve anche rispecchiarci, quindi il nostro tocco personale è fondamentale.
Per la formazione, vale lo stesso discorso: non tutte le formazioni vanno inserite, ma bisogna considerare solo quelle pertinenti al progetto per cui lo mandiamo.
Il vero motivo per cui si fa un portfolio è quello di mostrare esempi del proprio lavoro, quindi facciamolo, ma con parsimonia. Bisogna fornire qualcosa che si abbia voglia di leggere. Ma come impaginarli? In ordine cronologico, dal più recente al più vecchio, ma anche in base alla rilevanza. Le pubblicazioni effettuate da sole dovrebbero essere messe in evidenza rispetto a quelle collaborative. Scheda tecnica e copertine aiuteranno la lettura dei nostri lavori.
Per le traduzioni tecniche, una tabella che possa mostrare i lavori effettuati nel tempo con numero di caratteri e specializzazione potrebbe essere molto apprezzata. Abbiamo cercato di affrontare anche il sottotitolaggio, ma la questione è stata più delicata e non abbiamo avuto risposte definitive; tuttavia, abbiamo capito che nulla è da sottovalutare. Se siete alle prime armi, le traduzioni volontarie possono essere inserite, così come pagine di blog e lavori non pubblicati. D’altra parte, non vogliamo solo mostrare quello che abbiamo fatto, ma soprattutto quello che sappiamo fare!
La discussione ci ha permesso di condividere spunti e cominciare a costruire, per ognuno di noi partecipanti, un progetto di portfolio che possa essere inviato e condiviso con moderazione. Ovviamente, quando aggiungete estratti, non dimenticate di considerare i contratti che avete firmato e la confidenzialità del progetto a cui avete partecipato. Oscurare il nome del cliente potrebbe non bastare, quindi considerate di aggiungere una filigrana per mantenere il vostro portfolio privato e i contenuti protetti.
Un altro punto cruciale è il feedback. Prima di considerare il portfolio come definitivo, è importante condividerlo con colleghi di fiducia o mentori per ricevere suggerimenti e miglioramenti. Il feedback può aiutare a individuare eventuali punti deboli e rafforzare il messaggio complessivo.
Inoltre, mantenere il portfolio aggiornato è essenziale. Ogni volta che completate un nuovo progetto significativo, aggiungetelo al portfolio. Questo non solo mostrerà la vostra evoluzione professionale, ma manterrà il portfolio fresco e rilevante.
Infine, la presentazione visiva è altrettanto importante quanto il contenuto. Utilizzate layout puliti e professionali, immagini di alta qualità e una grafica coerente per garantire che il portfolio sia esteticamente piacevole e facile da navigare.
Come ogni volta, la forza della nostra rete è stata quella di aprire una discussione e una riflessione, affinché ognun* di noi possa poi creare il proprio progetto. Speriamo di aver apportato la motivazione necessaria per mettersi al lavoro.
Ci ritroveremo presto per nuove sfide da affrontare insieme!