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Da dove ha origine l’espressione “Trick or treat”?

Da piccola adoravo festeggiare Halloween (e confesso di adorarlo ancora oggi!): l’atmosfera tetra non mi spaventava, perché si fondeva con le sfumature aranciate delle zucche e delle foglie ingiallite dalla meraviglia dell’autunno. Ma, soprattutto, attendevo con trepidazione quel giorno per potermi dedicare a quella che, ormai da anni, era diventata stabilmente la mia passione più grande: travestirmi rigorosamente a tema e bussare a tutte le porte del vicinato con il mio cestino di vimini, pronunciando la domanda “Dolcetto o scherzetto?” e sperando, ovviamente, sempre, in golose ricompense da condividere, una volta a casa, con le mie compagne di avventura.

Ma, vi siete mai chiest* quale sia l’origine di questa espressione?

In inglese Trick or treat?la domanda che accompagna un’usanza diventata ormai popolare negli Stati Uniti e in Canada alla fine degli anni 50, e diffusasi poi in maniera diversa in tutto il mondo, arriva dalle antiche pratiche di “souling” e “guising”.

In epoca medievale in Irlanda e in Gran Bretagna, infatti, il 1° novembre i meno abbienti bussavano alle porte dei più benestanti in cerca di cibo, in cambio di preghiere per i loro defunti (souling).

In Scozia, invece, alla fine del XIX secolo, i bambini iniziano a indossare costumi e maschere che ritraevano spiriti malvagi in modo da camuffarsi, in caso di un eventuale incontro con loro, e impedirgli, così, di attaccarli. Accompagnati dalla luce delle loro lanterne, bussavano alle porte delle case del quartiere e attendevano, pazientemente, dolcetti, denaro, oppure frutta.

Attraverso le migrazioni, poi, queste tradizioni arrivarono fino all’America del Nord nei primi anni del XX secolo. Quanto alla formula “Trick or treat?”, si sa solo che sia apparsa per la prima volta nella stampa canadese nel 1927, ma non si conosce il perché si sia arrivati a questa precisa espressione.

Se durante la Seconda guerra mondiale, a causa del razionamento dello zucchero, la tradizione è stata messa da parte, dagli anni 50 in poi si è diffusa sempre più, fino a essere diventato, per molt*, un appuntamento immancabile del mese di ottobre.

Buon periodo delle zucche a tutt* e alla prossima curiosità!

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