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La biblioteca del traduttore: tre libri da non perdere

Siete in procinto di scegliere i libri da mettere in valigia e non riuscite a smettere di pensare alla traduzione?

Nessun problema!

La nostra Rosaria Russomanno ha raccolto per voi tre testi a tema traduzione da non perdere. Eccoli qui:

1 – “Ricettario di scrittura creativa” a cura di Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi. Un libro che colpisce fin dal titolo, la cui scelta è spiegata dagli autori stessi nella prefazione.Stefano Brugnolo, per questo testo, ha tratto l’ispirazione per l’accezione ludica che viene data all’insegnamento della scrittura dall’esperienza d’insegnamento della letteratura nelle classi. Affronta così spunti interessanti e originali, toccati in molteplici contesti, con esempi concreti e accompagnati da numerosi esercizi pratici.Quello che ne traspare è il voler stuzzicare il fare creativo del lettore, offrendogli gli spunti necessari per non mancare mai d’ispirazione.

Insomma, un libro che, seppur pensato per gli insegnanti e i loro allievi, può aiutare ciascun traduttori ad allenarsi nella faticosissima disciplina olimpica che noi tutti pratichiamo ogni giorno la “ginnastica delle parole”!

2 – “Traduzioni estreme”, un libro scritto dal professore e traduttore Franco Nasi, edito da Quodlibet nel 2015, che tratta di uno degli aspetti più affascinanti e al contempo terrificanti del nostro lavoro: le traduzioni (quasi) impossibili.Il quotidiano di un traduttore, come molti di voi sapranno del resto, non è mai lineare. I testi che possiamo trovarci ad affrontare possono rappresentare per noi delle vere e proprie montagne russe emozionali e intellettive che ci mettono davanti a sfide inaspettate, spingendoci a fare appello alla nostra creatività per rendere al meglio in italiano le sfumature e le prodezze linguistiche del brano in lingua originale.L’analisi di queste vere e proprie sfide linguistiche è così fornita da Franco Nasi, nella sua opera non a caso intitolata “Traduzioni estreme”, in cui l’autore – traduttore navigato – ci guida nell’osservazione della creatività di diversi traduttori nei momenti in cui esser creativi era l’unica scelta possibile.Giochi di parole, anagrammi, acrostici, filastrocche e vincoli testuali offrono spunti interessanti per le numerose analisi traduttive con il professore Franco Nasi arricchisce quest’opera originale che, grazie a uno stile semplice, chiaro e ironico, rende accessibili concetti abbastanza complicati anche a chi non è propriamente “del mestiere”.

3 – “Teoria e tecnica della traduzione: strategia, testi e contesti”, un testo di Pierangela Diadori, edito da Le Monnier Università nel 2012.È pazzesco come, nell’analisi della traduzione, ci possano essere sempre nuovi aspetti a cui badare, o modi in cui analizzarli. Questo, del resto, ci permette di mantenere accesa la fiamma degli studi traduttivi. Ecco perché la “Teoria e tecnica della traduzione. Strategie, testi e contesti” è un libro di cui ciascun traduttore non può fare a meno.Pierangela Diadori, infatti, comincia la sua opera analizzando i passi in avanti che sono stati fatti nelle teorie della traduzione, analizzando le variabili che costituiscono oggi le scelte traduttive, attraverso un percorso molto completo. Si passa dalla definizione dell’unità traduttiva, intesa come unità minima su cui il traduttore interviene, per poi definire quello che è il processo traduttivo. Si analizzano poi gli approcci, i processi e gli effetti tra il testo e i diversi livelli che assume nel processo e secondo le strategie adottate.
Un testo imperdibile perché offre una spettro abbastanza esaustivo sulle tipologie di traduzioni e su come affrontarle, senza mettere da parte l’eventualità di errori.

Allora, diteci un po’, quale libro porterete in vacanza con voi?

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