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[vc_row][vc_column][vc_column_text]231.000 persone, ospiti da tutto il mondo, 1225 case editrici, oltre 2.000 eventi al Lingotto Fiere di Torino (e altri 500 disseminati sul territorio cittadino), avremmo mai potuto mancare? Ѐ il terzo anno consecutivo che La bottega dei traduttori posiziona il suo piccolo stand al Salone Internazionale del Libro di Torino, ergendosi a testa alta tra i giganti dell’editoria per lanciare la sua rete di salvataggio per traduttori e traduttrici con o senza esperienza, più o meno dispersə tra le acque impervie del panorama editoriale italiano.

Una rete fatta di collaborazioni, opportunità, laboratori e sostegno reciproco

La bottega dei traduttori è una realtà sempre in fermento e il Salottino dello stand ne è testimone. Le attività presentate quest’anno sono state molteplici, dai corsi in partenza alle pubblicazioni di traduzioni e racconti di varie tematiche, fino alle collaborazioni con le case editrici (ABEditore, AltreVoci Edizioni, Il Gatto Verde Edizioni, CSA Editrice), che rappresentano da sempre un’opportunità importante per ə socə di mettersi alla prova come professionistə.
L’esperienza al Salone del Libro di Torino quest’anno è stata una grande opportunità per approfondire il vasto panorama editoriale italiano, di cui noi traduttori siamo costantemente curiosi e vogliosi di saperne di più! Il ritmo frenetico delle persone in giro per gli stand, il brusio di sottofondo, le pagine sfogliate, le domande, le presentazioni e la voglia di conoscerci hanno costituito la parte centrale della fiera, con particolare enfasi sulla bellezza di guardarci finalmente negli occhi e scambiare quattro chiacchiere in modo diretto e informale. Un’occasione irrinunciabile per La Bottega dei Traduttori, che si è confermata scrigno di tesori inestimabili quali scambio di battute, aiuto reciproco tra colleghe e colleghi linguisti e…tanti sorrisi! - Flavia Piepoli

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nakamura Masanao (中村 正直), noto anche con lo pseudonimo Nakamura Keiu (中村 敬宇), è stato un pedagogo e traduttore giapponese, una delle menti più illuminate dell’era Meiji (1868-1912), durante cui ebbe fine il feudalesimo isolazionista durato oltre due secoli e si aprirono le porte a un radicale processo di modernizzazione politica, sociale, economica e tecnologica.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Giugno è un mese di transizione, dove le parole si intrecciano con le emozioni e i significati si moltiplicano. Le costellazioni si allineano non solo sui cieli, ma anche tra le righe: ogni astro suggerisce un nuovo ritmo, una diversa sintassi. Con Giove che entra in Cancro il 9 giugno, l’energia si sposta verso la casa, le radici e le emozioni profonde. Un periodo ideale per i traduttori e le traduttrici per esplorare testi che parlano dritti al cuore e per riscoprire la bellezza delle lingue che traducono.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tra danze scatenate, cieli costellati di bandierine e lanterne colorate, a giugno in Brasile si aprono le festas juninas. Non sono solo una celebrazione folcloristica, ma un vero e proprio palcoscenico dove i racconti popolari si riversano nelle piazze al ritmo cadenzato della quadrilha tra il crepitio dei falò, il suono della sanfona e la voce dei narratori. È il mese in cui l’oralità si fa poesia e la poesia scende in piazza. Gli storici sottolineano che le origini della Festa Junina sono direttamente collegate alle feste pagane europee e asiatiche che si tenevano per il solstizio d'estate, quando la primavera diventava estate, per allontanare gli spiriti maligni e le pestilenze che avrebbero influenzato il raccolto. Tali celebrazioni iniziarono a cristianizzarsi dal momento in cui si consolidò il Cristianesimo nel continente e, per facilitare la conversione, le feste furono inserite nel calendario cattolico. Vennero difatti istituite le commemorazioni di importanti figure del cattolicesimo, proprio nel momento del passaggio all'estate, tra cui Sant'Antonio (il 13 giugno), San Giovanni (il 24) e San Pietro (il 29).

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le giornate si allungano, i fiori sbocciano e gli astri si rimboccano le maniche o magari approfittano dei primi caldi per dare spazio a nuove brillanti idee. Che tu sia un Ariete scattante o un Pesci sognante, le stelle hanno preparato per te un’agenda piena di spunti, energia e, perché no, qualche sfida. Pronti a scoprire cosa vi riserva il cielo?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il primo di maggio non è una semplice data nel calendario segnata di rosso, non è una ricorrenza celebrata solo in Italia, è il giorno che ricorda la conquista dei diritti dei lavoratori anche in Brasile e in molti altri paesi. C’è un autore in particolare che racconta la storia delle lotte operaie brasiliane con un intento sì letterario e celebrativo, ma anche di protesta: Mário de Andrade in Primeiro de Maio.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come abbiamo visto in altre puntate di questa rubrica, ogni lingua e cultura ha il suo repertorio di proverbi, modi di dire e frasi fatte, che puntano a descrivere in modo semplice una realtà complessa, riassumendo in brevi espressioni secoli di saggezza popolare, riferimenti letterari e religiosi. La cultura giapponese, che può contare su un sistema di scrittura parzialmente ideogrammatico e interi filoni letterari fondati sulle citazioni, offre da questo punto di vista diversi esempi interessanti. In questi episodi ne scopriremo alcuni, seguendo il filo conduttore che ci ha accompagnato finora, ovvero il serpente, a cui è dedicato l’anno lunare in corso.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Aprile, mese centrale della primavera, si preannuncia ricco di trasformazioni e opportunità per tutti i segni zodiacali, nessuno escluso! Il 20 marzo 2025, il Sole entra in Ariete e apre le porte a un periodo di rinnovata energia e spirito di iniziativa, influenzando le dinamiche astrologiche del mese successivo. Inoltre, il cielo sarà ancora più favorevole quando Mercurio prenderà il moto diretto a partire dal 7 aprile. È il momento giusto per affrontare nuove sfide traduttive e cogliere occasioni uniche di crescita personale e professionale. 

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[A cura di Barbara Barnini e Maria Alessia Nanna]

Serpenti e oggetti affilati (come spade, pugnali e coltelli) sono entrati in molti modi di dire e proverbi per descrivere le malelingue, quelle persone che non si lasciano sfuggire nemmeno un’occasione per parlar male degli altri, che si compiacciono del pettegolezzo insinuante con l’intenzione di malignare sul soggetto bersagliato, i gossippari tanto per usare un neologismo anglicizzante. Vediamone alcuni esempi e cominciamo con il serpente che, fin dai tempi biblici, non gode di buona reputazione.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come un timido fiore che risponde al richiamo della mite primavera, voglio presentare, o meglio raccontare, la poesia di Florbela Espanca che profuma di passione e rinascita, ma come ogni rosa ha le sue spine. Florbela Espanca, pseudonimo di Florbela da Alma da Conceição, nasce nel 1894 a Vila Viçosa, nell'Alentejo portoghese. Già prima di venire al mondo, la sua vita è ben segnata da un forte disincanto. Al tempo, il padre João Maria Espanca era sposato con una certa Mariana do Carmo Toscano che, non potendo avere figli, lo “autorizza” a tradirla con la contadina Antônia da Conceição Lobo. Da questa relazione nascono Florbela e Apeles, registrati come figli di Antônia e di padre ignoto. Il bello però deve ancora venire. João Maria, nonostante sia il padre naturale, li adotta legalmente (Mariana sarà la loro madrina di battesimo) e la stessa Florbela sarà riconosciuta solo postuma come legittima.