Ah, le malelingue!
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[A cura di Barbara Barnini e Maria Alessia Nanna]
Serpenti e oggetti affilati (come spade, pugnali e coltelli) sono entrati in molti modi di dire e proverbi per descrivere le malelingue, quelle persone che non si lasciano sfuggire nemmeno un’occasione per parlar male degli altri, che si compiacciono del pettegolezzo insinuante con l’intenzione di malignare sul soggetto bersagliato, i gossippari tanto per usare un neologismo anglicizzante. Vediamone alcuni esempi e cominciamo con il serpente che, fin dai tempi biblici, non gode di buona reputazione.Lusofoniamo: Florbela Espanca
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come un timido fiore che risponde al richiamo della mite primavera, voglio presentare, o meglio raccontare, la poesia di Florbela Espanca che profuma di passione e rinascita, ma come ogni rosa ha le sue spine. Florbela Espanca, pseudonimo di Florbela da Alma da Conceição, nasce nel 1894 a Vila Viçosa, nell'Alentejo portoghese. Già prima di venire al mondo, la sua vita è ben segnata da un forte disincanto. Al tempo, il padre João Maria Espanca era sposato con una certa Mariana do Carmo Toscano che, non potendo avere figli, lo “autorizza” a tradirla con la contadina Antônia da Conceição Lobo. Da questa relazione nascono Florbela e Apeles, registrati come figli di Antônia e di padre ignoto. Il bello però deve ancora venire. João Maria, nonostante sia il padre naturale, li adotta legalmente (Mariana sarà la loro madrina di battesimo) e la stessa Florbela sarà riconosciuta solo postuma come legittima.
“Testo” [Come si diventa un libro], edizione 2025: il nostro resoconto
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