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Marzo 2025

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[A cura di Barbara Barnini e Maria Alessia Nanna]

Serpenti e oggetti affilati (come spade, pugnali e coltelli) sono entrati in molti modi di dire e proverbi per descrivere le malelingue, quelle persone che non si lasciano sfuggire nemmeno un’occasione per parlar male degli altri, che si compiacciono del pettegolezzo insinuante con l’intenzione di malignare sul soggetto bersagliato, i gossippari tanto per usare un neologismo anglicizzante. Vediamone alcuni esempi e cominciamo con il serpente che, fin dai tempi biblici, non gode di buona reputazione.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come un timido fiore che risponde al richiamo della mite primavera, voglio presentare, o meglio raccontare, la poesia di Florbela Espanca che profuma di passione e rinascita, ma come ogni rosa ha le sue spine. Florbela Espanca, pseudonimo di Florbela da Alma da Conceição, nasce nel 1894 a Vila Viçosa, nell'Alentejo portoghese. Già prima di venire al mondo, la sua vita è ben segnata da un forte disincanto. Al tempo, il padre João Maria Espanca era sposato con una certa Mariana do Carmo Toscano che, non potendo avere figli, lo “autorizza” a tradirla con la contadina Antônia da Conceição Lobo. Da questa relazione nascono Florbela e Apeles, registrati come figli di Antônia e di padre ignoto. Il bello però deve ancora venire. João Maria, nonostante sia il padre naturale, li adotta legalmente (Mariana sarà la loro madrina di battesimo) e la stessa Florbela sarà riconosciuta solo postuma come legittima.

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A cura di Maria Oliva

Dal 28 febbraio al 2 marzo si è svolta alla Stazione Leopolda di Firenze la quarta edizione della fiera dell’editoria Testo [Come si diventa un libro], a cui ho partecipato, con enorme piacere ed entusiasmo, in qualità di referente della Bottega, promuovendone le iniziative e raccontando delle attività che si impegna di anno in anno a proporre per mettere in contatto case editrici con traduttrici e traduttori. Oltre ad avere avuto l’opportunità di conoscere diverse realtà editoriali, durante le giornate di venerdì e sabato ho seguito dei workshop di traduzione, che si sono rivelati ricchi di spunti interessanti.