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Il gusto delle parole: viaggio alla scoperta del rapporto tra gastronomia e letteratura (a cura di Mariangela Di Grado)

  /  Il gusto delle parole: viaggio alla scoperta del rapporto tra gastronomia e letteratura (a cura di Mariangela Di Grado)

Il gusto delle parole è un percorso dedicato al rapporto tra gastronomia e letteratura. Il seminario propone un viaggio tra parole e gusto, ponendo l’attenzione su come la traduzione possa valorizzare la cultura del cibo mediante i testi letterari. Attraverso letture selezionate e un “aperitivo” finale, il cibo diventerà narrazione, identità e memoria, e si potrà comprendere come il passaggio da una lingua all’altra influenzi la percezione sensoriale ed emozionale dei piatti rappresentati. L’obiettivo è offrire uno spazio di confronto in cui cucina e lingua si incontrano per rendere la letteratura un itinerario del sapore.

Gli incontri NON saranno registrati.

TITOLO SEMINARIO IL GUSTO DELLE PAROLE
DATA E ORA
  • martedì 21 aprile, dalle ore 18:00 alle ore 19:30
  • martedì 28 aprile, dalle ore 18:00 alle ore 19:30
  • martedì 5 maggio, dalle ore 18:00 alle ore 19:30
PROGRAMMA PRIMO INCONTRO: “Il banchetto dei testi”

Il primo incontro ci porterà “letterariamente” a tavola, con la lettura di brani tratti da testi che contengono ricette o riferimenti gastronomici, partendo da alcuni volumi della collana “Leggere è un gusto” de Il Leone Verde Edizioni, passando per testi contemporanei e grandi classici come Il Grande Gatsby e Piccole Donne. L’obiettivo sarà mostrare il valore dei piatti all’interno della narrativa e osservare le sfide che questi elementi possono rappresentare per chi traduce.

Per “stuzzicare l’appetito”, alla fine dell’incontro ogni partecipante potrà, se lo desidera, ricercare autonomamente testi in lingua straniera che contengano ricette o riferimenti letterari al cibo, da utilizzare come materiale da tradurre per il secondo incontro.

SECONDO INCONTRO: “Assaggi di traduzione”

L’incontro si aprirà con un breve intervento introduttivo in cui si rifletterà su come le parole possano trasformarsi in esperienza sensoriale durante il processo traduttivo. Seguirà un momento dedicato ai “falsi amici del gusto”, ovvero quei termini legati al cibo che cambiano significato, uso o valore simbolico passando da una lingua all’altra e che possono generare ambiguità o fraintendimenti culturali.

In continuità con la proposta avanzata nell’incontro precedente, ogni partecipante potrà condividere la propria traduzione della ricetta selezionata, per un confronto su scelte linguistiche e culturali e osservando come lo stesso piatto possa mutare a seconda della resa verbale.

Come attività aggiuntiva, sarà possibile partecipare a una piccola collaborazione social: chi lo desidera potrà pubblicare un’immagine del proprio “piatto tradotto”, accompagnata dagli hashtag dedicati #ilgustodelleparole e #labottegadeitraduttori, creando così un ponte fra parola, cucina e comunità.

TERZO INCONTRO: Aperitivo virtuale e scambio di ricette

L’ultimo incontro sarà pensato come un momento conviviale e partecipato, una sorta di aperitivo letterario-gastronomico online in cui parole e sapori tornano a mescolarsi. Dopo aver esplorato testi, ricette e traduzioni, ogni partecipante potrà condividere virtualmente un piatto: può essere quello tradotto nei moduli precedenti oppure una preparazione tipica del proprio territorio.

Grazie a fotografie, brevi racconti o assaggi reali davanti alla videocamera, si creerà un tavolo condiviso fatto di lingue, memorie e gusto, dove il cibo diventa narrazione, pretesto di dialogo e ponte tra esperienze.

A conclusione del percorso è previsto un bonus finale: raccoglieremo le ricette tradotte, le descrizioni sensoriali e i contributi condivisi nel gruppo per realizzare un piccolo ricettario internazionale digitale, un mini e-book che riunirà parole, piatti e storie nate durante gli incontri.

RELATRICI

Mariangela Di Grado si laurea il 2 luglio del 2015 in Traduzione e Mediazione Culturale presso l’Università di Udine, proprio nel giorno del Palio, legame che mantiene vivo il ricordo di Siena, città dei suoi primi anni di studio. Sognava il mondo e orizzonti lontani, ma il karma – o più romanticamente l’amore – la riporta a Castellabate, dove inizia a lavorare come receptionist. È nelle cucine del suo primo hotel che il gusto si affina e nasce la passione per i dolci, una strada che continua a percorrere tra zucchero, forno caldo e curiosità. Negli anni ha tradotto menù, ricette ed esperienze gastronomiche per hotel e ristoranti, trasformando le parole in sapori.

Quando non è al computer, si rifugia tra farine, impasti e taccuini di ricette. Online cerca ispirazioni culinarie da ogni parte del mondo, convinta che la cultura si assaggi prima di tutto a tavola. Nei suoi viaggi il cibo è la prima tappa, perché solo dopo aver provato i piatti tipici si può dire di aver conosciuto davvero un luogo.

DOVE Online
QUOTA DI ISCRIZIONE Gratuito e riservato a soci e socie.
PARTECIPANTI Il workshop sarà aperto a un massimo di 30 partecipanti e attivato al raggiungimento di almeno 10 iscritti.
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