
Curiosità: Nakamura Masanao, tra traduzione ed educazione
Nakamura Masanao (中村 正直), noto anche con lo pseudonimo Nakamura Keiu (中村 敬宇), è stato un pedagogo e traduttore giapponese, una delle menti più illuminate dell’era Meiji (1868-1912), durante cui ebbe fine il feudalesimo isolazionista durato oltre due secoli e si aprirono le porte a un radicale processo di modernizzazione politica, sociale, economica e tecnologica.
Discendente di una famiglia di samurai, nacque nel 1832 a Edo (nome antico di Tokyo). Dal 1848 al 1853 studiò all’accademia superiore confuciana, lo Shōheikō, dove insegnò a partire dal 1862. Nel 1866 fu nominato supervisore accademico di un gruppo di studenti giapponesi in Inghilterra, il che gli dette la possibilità di approfondire lo studio della lingua inglese. Dopo il suo ritorno in Giappone nel 1868, si stabilì a Shizuoka, dove visse e insegnò fino al 1872.
A questo periodo risale la traduzione di due opere, annoverabili tra le più influenti per la diffusione delle idee liberali occidentali, di cui Nakamura fu fervente sostenitore, senza però rinnegare la tradizione confuciana di cui era erede: il testo del riformatore scozzese Samuel Smiles Self-Help (1859) , definito la Bibbia del liberalismo vittoriano e presentato con il titolo Saikoku Risshi Hen 西国立志編 (letteralmente Testo sul successo dell’Occidente), e il saggio On liberty (1859) del filosofo britannico John Stuart Mill, in giapponese Jiyū no Ri 自由之理 (Ragione della libertà). Le traduzioni furono pubblicate rispettivamente negli anni 1871 e 1872 e riscossero subito un enorme successo.
L’influenza di queste traduzioni sulla civiltà tradizionalista del tempo fu determinante: come traduttore, Nakamura operò una vera e propria apertura di confini culturali e linguistici, gettando le basi di un dialogo interculturale senza precedenti, perché la classe intellettuale Meiji si vide confrontata con un modo di pensare e con un linguaggio del tutto nuovi, espressione del pensiero liberale ottocentesco occidentale.
Quella di Nakamura non fu una mera traduzione di termini inglesi in giapponese, ma una complessa operazione di reinvenzione e reinterpretazione della madrelingua, al fine di rendere il significato di idee e vocaboli specificatamente europei e trasmettere così lo spirito dell’Occidente. Pertanto, concetti come libertà individuale, collettività, autorealizzazione, società, diritti umani e democrazia furono tradotti e introdotti per la prima volta nella lingua giapponese, figurando nel dizionario come parole straniere, e inaugurarono così la fase di una nuova presa di coscienza di sé e della propria influenza sul resto del mondo. Per esempio, Nakamura tradusse libertà con jiyū 自由, unendo due caratteri che significano rispettivamente “io, proprio, se stesso” e “motivo, ragione, origine”. Questo neologismo era il tentativo di Nakamura di rendere l’idea di “libertà” intesa come la facoltà di pensare e operare delle scelte in modo autonomo. Di conseguenza la parola jiyū causò inizialmente numerose perplessità tra i contemporanei, perché sembrava suggerire la possibilità di autoregolarsi senza bisogno di leggi o morale.
La via verso la modernità appariva percorribile soprattutto attraverso la strada dell’istruzione e dell’alfabetizzazione, rivendicate come il diritto di ognuno. Risale a questo periodo anche la riforma del sistema scolastico, accompagnato dall’entusiasmo per i modelli formativi occidentali, ispiratori di una concezione alternativa del vivere sociale, e per le idee da essi veicolate, come la forza di volontà e lo spirito di iniziativa, viste come le chiavi per il riscatto personale e collettivo.
Nel 1873 Nakamura divenne membro della Meirokusha, la prima società accademica di orientamento progressista dell’epoca Meiji, simbolo di quello che viene definito Illuminismo giapponese. L’associazione aveva nella rivista Meiroku Zasshi il suo organo ufficiale e i membri si adoperarono per promuovere in Giappone le idee politiche e filosofiche della civiltà occidentale all’insegna del motto bunmei kaika (文明開化), civiltà e sviluppo.
Nello stesso anno Nakamura fondò la scuola privata Dōjinsha e il relativo giornale, Dōjinsha bungaku, con l’intento di favorire la formazione politica e morale sia degli uomini che delle donne. A questo proposito, si distinse per l’impegno a favore dell’istruzione femminile e per lo spirito missionario: insieme al medico scozzese Henry Faulds, si dedicò all’educazione dei più bisognosi, in particolare delle persone con disabilità visive e linguistiche.
Nakamura si convertì al cristianesimo e il giorno di Natale del 1874 fu battezzato dal pastore George Cochran della Chiesa metodista canadese.
Nel 1881 fu nominato professore di studi cinesi all’università di Tokyo. Dopo essere stato ammesso all’Accademia delle Scienze nel 1879, negli anni successivi entrò a far parte del Genrōin e del Kizokuin, rispettivamente del senato e della camera alta della dieta giapponese.
Morì nel 1891, è sepolto nel tempio buddista Tendai a Taitō, un quartiere della metropoli di Tokyo.
Nakamura contribuì con la sua attività di educatore e traduttore a porre le basi del Giappone moderno nel momento di transizione attraversato dal Paese a partire dal 1867, con la salita al trono dell’imperatore riformista Mutsuhito, passato alla storia con il nome postumo Meiji, che fu il primo a ricevere inviati europei, dando così il via alla diplomazia moderna.
Le traduzioni di Nakamura si affermarono all’interno della tradizione culturale confuciana ed ebbero un forte impatto sulla formazione spirituale di un’intera generazione di giovani giapponesi eruditi, che cominciarono così a prendere le distanze dall’ortodossia passata. Esse risposero a un duplice intento, illuministico e pedagogico: divulgare le idee occidentali, incentrate su libertà e responsabilità individuale, e stimolare alla riflessione intellettuale per lo sviluppo del pensiero critico, libero da dogmi e preconcetti gerarchici, nel processo storico di democratizzazione del Paese del Sol Levante.
Fonti:
- NAKAMURA Masanao | Portraits of Modern Japanese Historical Figures | National Diet Library, Japan
- Nakamura Keiu and the Public Limits of Liberty
- Meiji Restoration | Summary, Effects, Social Changes, Significance, End, & Facts | Britannica
- SAMUEL SMILES – Self Help (1859) – Tramedoro
- https://it.wikipedia.org/wiki/Chi_si_aiuta_Dio_l%27aiuta
- Axel Julsrud Master’s Thesis Confucianism and the Meirokusha (pdf)
- A “confucian” Epaminondas in Meiji Japan
- Die Entwicklung der Romantheorie in der japanischen Aufklärungsperiode*