Salone internazionale del Libro di Torino 2025: un’occasione irrinunciabile!
[vc_row][vc_column][vc_column_text]231.000 persone, ospiti da tutto il mondo, 1225 case editrici, oltre 2.000 eventi al Lingotto Fiere di Torino (e altri 500 disseminati sul territorio cittadino), avremmo mai potuto mancare?
Ѐ il terzo anno consecutivo che La bottega dei traduttori posiziona il suo piccolo stand al Salone Internazionale del Libro di Torino, ergendosi a testa alta tra i giganti dell’editoria per lanciare la sua rete di salvataggio per traduttori e traduttrici con o senza esperienza, più o meno dispersə tra le acque impervie del panorama editoriale italiano.
Una rete fatta di collaborazioni, opportunità, laboratori e sostegno reciproco
La bottega dei traduttori è una realtà sempre in fermento e il Salottino dello stand ne è testimone. Le attività presentate quest’anno sono state molteplici, dai corsi in partenza alle pubblicazioni di traduzioni e racconti di varie tematiche, fino alle collaborazioni con le case editrici (ABEditore, AltreVoci Edizioni, Il Gatto Verde Edizioni, CSA Editrice), che rappresentano da sempre un’opportunità importante per ə socə di mettersi alla prova come professionistə.L’esperienza al Salone del Libro di Torino quest’anno è stata una grande opportunità per approfondire il vasto panorama editoriale italiano, di cui noi traduttori siamo costantemente curiosi e vogliosi di saperne di più! Il ritmo frenetico delle persone in giro per gli stand, il brusio di sottofondo, le pagine sfogliate, le domande, le presentazioni e la voglia di conoscerci hanno costituito la parte centrale della fiera, con particolare enfasi sulla bellezza di guardarci finalmente negli occhi e scambiare quattro chiacchiere in modo diretto e informale. Un’occasione irrinunciabile per La Bottega dei Traduttori, che si è confermata scrigno di tesori inestimabili quali scambio di battute, aiuto reciproco tra colleghe e colleghi linguisti e…tanti sorrisi! - Flavia Piepoli
Curiosità: Nakamura Masanao, tra traduzione ed educazione
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nakamura Masanao (中村 正直), noto anche con lo pseudonimo Nakamura Keiu (中村 敬宇), è stato un pedagogo e traduttore giapponese, una delle menti più illuminate dell’era Meiji (1868-1912), durante cui ebbe fine il feudalesimo isolazionista durato oltre due secoli e si aprirono le porte a un radicale processo di modernizzazione politica, sociale, economica e tecnologica.
L’oroscopo dei traduttori: tra stelle e parole (giugno 2025)
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Giugno è un mese di transizione, dove le parole si intrecciano con le emozioni e i significati si moltiplicano. Le costellazioni si allineano non solo sui cieli, ma anche tra le righe: ogni astro suggerisce un nuovo ritmo, una diversa sintassi. Con Giove che entra in Cancro il 9 giugno, l’energia si sposta verso la casa, le radici e le emozioni profonde. Un periodo ideale per i traduttori e le traduttrici per esplorare testi che parlano dritti al cuore e per riscoprire la bellezza delle lingue che traducono.
Lusofoniamo: le festas juninas
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tra danze scatenate, cieli costellati di bandierine e lanterne colorate, a giugno in Brasile si aprono le festas juninas. Non sono solo una celebrazione folcloristica, ma un vero e proprio palcoscenico dove i racconti popolari si riversano nelle piazze al ritmo cadenzato della quadrilha tra il crepitio dei falò, il suono della sanfona e la voce dei narratori. È il mese in cui l’oralità si fa poesia e la poesia scende in piazza. Gli storici sottolineano che le origini della Festa Junina sono direttamente collegate alle feste pagane europee e asiatiche che si tenevano per il solstizio d'estate, quando la primavera diventava estate, per allontanare gli spiriti maligni e le pestilenze che avrebbero influenzato il raccolto. Tali celebrazioni iniziarono a cristianizzarsi dal momento in cui si consolidò il Cristianesimo nel continente e, per facilitare la conversione, le feste furono inserite nel calendario cattolico. Vennero difatti istituite le commemorazioni di importanti figure del cattolicesimo, proprio nel momento del passaggio all'estate, tra cui Sant'Antonio (il 13 giugno), San Giovanni (il 24) e San Pietro (il 29).